A centocinquanta anni dalla firma del primo Trattato di Amicizia e di Commercio tra l’Italia e il Giappone (1866), Milano rende omaggio all’arte nipponica con una grande mostra che si annuncia come appuntamento imperdibile per la parte finale dell’anno (chiuderà i battenti il 29 gennaio 2017). S’intitola Hokusai Hiroshige Utamaro.
Tre maestri del Mondo Fluttuante
Prodotta da MondoMostre Skira con la curatela di Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università degli Studi di Milano, l’esposizione raccoglie oltre duecento preziosissime silografie policrome prestate dall’Honolulu Museum of Art. Autori ne sono Hokusai, Hiroshige e Utamaro, i tre maestri insuperati dell’arte dell’ukiyoe o “Mondo Fluttuante”.
Appartengono all’epoca Edo (1615-1868), durante la quale il Paese del Sol Levante godette di una lunga pace raggiunta dopo che la famiglia Togukawa aveva sconfitto i rivali e messo fine alle guerre intestine che avevano dilaniato il Giappone.
Quello della dinastia Togukawa fu l’ultimo shogunato (governo militare) della storia giapponese, prima che il potere politico ritornasse nelle mani dell’imperatore. Mentre la corte imperiale continuava a risiedere a Kyoto, la capitale del paese venne spostata a Edo, nucleo della futura Tokyo.
Quello che allora era un piccolo villaggio di pescatori crebbe vertiginosamente, tanto che la sua popolazione arrivò nel giro di appena un secolo a un milione di abitanti (per fare un paragone: all’inizio del Settecento Londra e Parigi avevano poco più di 500 mila abitanti ciascuna).
L’Onda al centro del percorso
Il percorso si snoda attraverso le seguenti tappe:
- Paesaggi e luoghi celebri: Hokusai e Hiroshige
- Tradizione letteraria e vedute celebri: Hokusai
- Rivali di “natura”: Hokusai e Hiroshige
- Utamaro: bellezza e sensualità
- I Manga: Hokusai insegna
Difficile staccarsi dalle splendide silografie (in particolare da quelle che ritraggono cascate e ponti): ciascuna va gustata con calma per poterne apprezzare appieno tutti i dettagli, dagli abiti tradizionali, al fogliame degli alberi, alle abitazioni e agli animali che popolano cielo, terra e acque.
In origine le silografie erano stampate soltanto in inchiostro nero. Successivamente vennero introdotti i colori rosso vermiglio e verde, mentre la policromia piena venne raggiunta dopo la metà del Settecento.
Al centro di una grande sala – cardine dell’intero percorso e magnete dalla forza irresistibile – ecco la celeberrima “Onda” di Hokusai. Le fanno da petali le altre silografie appartenenti alla serie delle Trentasei Vedute del Monte Fuji, messa in commercio negli anni 1830-1832.
La natura di Hiroshige
Agli anni 1833-1834 risale invece la serie delle Cinquantatré stazioni di posta del Tokaido, ovvero la strada che collegava la capitale politica a quella imperiale, arteria principale della vita sociale ed economica del paese.
Realizzate da Hiroshige, raffigurano trasportatori alle prese con carichi ingombranti, traghetti e imbarcazioni, fiumi da attraversare, momenti di sosta e paesaggi da cartolina… anzi: da silografia!
Hiroshige (1797-1858) era di una generazione più giovane di Hokusai (1760-1849) ma i due si confrontarono spesso su tematiche molto simili. Al centro dell’opera di Hokusai c’è l’uomo, mentre protagonista dell’arte di Hiroshige (considerato il maestro della pioggia) è la natura.
Di Utamaro si ammirano in mostra alcuni dei celebri ritratti femminili, per la realizzazione dei quali studiava con attenzione i dettagli degli abiti, le acconciature e gli sguardi. Che catturano ancora dopo oltre due secoli.
Didascalie:
- Katsushika Hokusai
La [grande] onda presso la costa di Kanagawa
Dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 circa
Silografia policroma, 25,9 x 38,5 cm
Honolulu Museum of Art - Katsushika Hokusai
Il fiume Tama nella provincia di Musashi
Dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, 1830-1832 circa
Silografia policroma, 24,4 x 37,5 cm
Honolulu Museum of Art - Utagawa Hiroshige
Narumi. Negozi che vendono i celebri tessuti shibori
Dalla serie Cinquantatré stazioni di posta del Tōkaidō, 1848-1849 circa
Silografia policroma, 24,6 x 37,2 cm
Honolulu Museum of Art - Utagawa Hiroshige
Fukuroi. I celebri aquiloni della provincia di Tōtōmi
Dalla serie Cinquantatré stazioni di posta del Tōkaidō, 1848-1849 circa
Silografia policroma, 24,6 x 37,2 cm
Honolulu Museum of Art - Kitagawa Utamaro
La ragazza precoce (Ochappii)
Dalla serie Varietà di fiori secondo il loro linguaggio, 1802
Silografia policroma, 39,4 x 26 cm
Honolulu Museum of Art