Fino al 23 luglio si può visitare la doppia mostra “L’emozione dei colori nell’arte”. Dove? Al Museo d’Arte Contemporanea al Castello di Rivoli (TO) e alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Più di 400 opere
Moltiplicando per due il numero delle sedi, dei percorsi e degli approcci al tema del colore, cosa si ottiene? Oltre 400 opere realizzate da più di 130 artisti di tutto il mondo in un arco temporale che parte dall’Ottocento per arrivare fino a oggi. I visitatori troveranno capolavori di Kandinsky, Munch, Matisse, Warhol e Lucio Fontana, per citare soltanto qualche nome “altisonante”. Ma soprattutto s’immergeranno in un caleidoscopio di colori, in un viaggio variopinto che è impossibile ridurre a un unico filo conduttore.
Approfondiranno per esempio le opposte teorie di due giganti come Isaac Newton e Johann Wolfgang Goethe: il primo ha scoperto che i colori corrispondono a specifiche onde elettromagnetiche (nei primi anni del Settecento riuscì a operare la scomposizione del raggio solare nei colori dello spettro), mentre lo scrittore tedesco, sosteneva che i colori non sono oggettivi perché sono prodotti dalla nostra mente.
S’imbatteranno anche nella teoria della configurazione pittorica di Paul Klee, ma è probabile che troveranno più divertente “attraversare” l’opera “Chromosaturation” dell’artista venezuelano Carlos Cruz-Diez, ovvero un ambiente artificiale composto da tre stanze colorate, rispettivamente rossa, verde e blu. Accedendovi, il visitatore si trova immerso in una realtà totalmente monocroma!
In effetti alla GAM di Torino i colori sono già sulle scale e va detto che un poco danno le vertigini: è meglio dunque appoggiarsi al corrimano! I colori, soprattutto se mescolati e moltiplicati in infinite combinazioni, possono infatti disorientare.
La teiera di Giacomo Balla
Tra le opere più belle vanno senz’altro annoverate la “La piccola mulatta – La marocchina” di Henri Matisse, il “Ritratto di profilo di Marianne Werefkin” di Alexej von Jawlensky, la “Fila di undici pioppi in rosso, giallo, blu e verde” di Piet Mondrian e “Profumo” di Luigi Russolo, opera scelta come “icona” per promuovere sui manifesti la doppia mostra.
Di Giacomo Balla sono esposti alcuni acquerelli raffiguranti modelli di teiera, tazzina e piattino per servizio da tè, dalle linee apertamente futuriste.
Molto più lineare, invece, il percorso al Castello di Rivoli. Qui tra le prime opere esposte si nota il quadretto raffigurante un limone giallo dipinto da Édouard Manet nel 1880, idealmente accostabile all’asparago dello stesso pittore in mostra a Milano.
Coloratissimi sono i “Mantelli realizzati sul corpo” di Hélio Oiticica. Il pannello didascalico fornisce anche le istruzioni per realizzarli, tutte molto chiare: ogni pezzo di stoffa deve avere una lunghezza di 3 metri, la stoffa non deve essere tagliata per realizzare il mantello… Se trovate strana quest’opera, non avete ancora visto i “Bachi da setola” di Pino Pascali! Cercate qualche immagine su un motore di ricerca…
Didascalie:
- Luigi Russolo
Profumo, 1910
Olio su tela, 65,5 x 67,5 cm
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Collezione VAF - Wassily Kandinsky
Impression Sonntag (Impression Sunday), 1911
Olio su tela, 107,5 x 95 cm
Städtische Galerie im Lenbachhaus und Kunstbau München - Carlos Cruz-Diez
Chromosaturation, 1965/2013
Exhibition “Light Show”, Hayward Gallery, London, 2013
© Carlos Cruz-Diez / Adagp, Paris 2017 - Giacomo Balla
Compenetrazione iridescente n. 7, 1912
Olio su tela, 76,7 x 77 cm
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
CASTELLO DI RIVOLI MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Mafalda di Savoia
Rivoli (TO)
GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via Magenta 31
Torino