Se frequentate il centro di Milano, chissà quante volte ci siete passati vicino senza accorgervi. Più che vicino, letteralmente “sopra” questa meraviglia. L’Albergo Diurno Venezia è infatti sotto il livello stradale, nelle viscere di Piazza Oberdan, tra Porta Venezia e il frequentatissimo Corso Buenos Aires.
È una meta di stile irrinunciabile per chi voglia conoscere la storia del capoluogo lombardo e per tutti gli amanti del bello. Progettato dall’architetto Piero Portaluppi, fu realizzato tra il 1923 e il 1925. Era un centro servizi all’avanguardia per l’epoca, pensato per le esigenze dei viaggiatori che arrivavano a Milano per lavoro o per piacere.
Disponeva di bagni pubblici e di terme, ma si poteva anche ricorrere alle prestazioni del barbiere e ai servizi di manicure e pedicure. C’erano anche un’agenzia di viaggi, un deposito per i bagagli e per gli oggetti di valore, un fotografo e uno sportello bancario! Tutto era stato pensato per soddisfare i bisogni e le richieste dei clienti, viaggiatori di passaggio nella città più moderna e dinamica d’Italia. Gli ospiti potevano noleggiare oggetti per uso personale e farsi lavare e stirare i propri capi d’abbigliamento.
Ma quello che è all’avanguardia oggi è destinato a invecchiare a sua volta e così l’Albergo Diurno Venezia ha vissuto una triste parabola di declino, fino alla chiusura avvenuta dieci anni fa, dopo essere rimasto in condizioni di abbandono per lunghi decenni.
Patina vintage
Ora si è aperto però un nuovo capitolo nella sua vita. Su concessione del Comune di Milano il FAI (Fondo Ambiente Italiano), con la sua Delegazione milanese, riapre infatti fino al 24 aprile questo luogo magico e sconosciuto, ricco di fascino e di storie.
Curiosando di stanza in stanza e passeggiando per l’ampio salone a colonne il visitatore compie un viaggio indietro nel tempo e immagina come dovesse essere l’albergo nella sua epoca d’oro, quando le decorazioni in stile Déco e i lussuosi rivestimenti erano ancora in perfetto stato. Oggi le pareti scrostate, le macchie di umidità sui soffitti e la ruggine sulle tubature danno al luogo una patina vintage che ne accresce il fascino.
Nei giorni dall’8 al 10 di aprile l’Albergo Diurno ha ospitato l’installazione dell’artista inglese Sarah Lucas, intitolata Innamemorabiliamumbum. La mostra temporanea è stata organizzata dalla Fondazione Nicola Trussardi e da Miart.
Partecipare a una visita è molto semplice: basta prenotare sul sito del FAI www.faiprenotazioni.it. L’orario di visita è dalle 10 alle 18, con ingresso ogni 20 minuti a gruppi di 20 persone.
Tra le numerose iniziative organizzate per il Fuorisalone segnaliamo la possibilità di visitare l’appartamento di Piero Portaluppi. Dal 14 al 17 aprile, dalle 9 alle 18, sarà infatti aperto al pubblico, con ingresso dalla Vigna di Leonardo in Corso Magenta 65.
Non perdete quest’occasione! Anzi: condividete questo post con i vostri amici per invitarli a visitare questi due luoghi poco conosciuti di Milano.