L’editore Il Sirente ha pubblicato recentemente “Riga Magica. Cronache dal Baltico” del foto-giornalista Massimiliano Di Pasquale. L’abbiamo intervistato per voi.
Quali sono le caratteristiche particolari di Riga, i suoi tratti distintivi?
Forse il tratto più caratteristico della capitale lettone è il suo continuo mutare, il suo essere in perenne evoluzione in ossequio a un’antica leggenda del Quattrocento secondo la quale la costruzione di Riga è costantemente in progress.
Se qualcuno rispondesse al folletto d’acqua, che di tanto in tanto emerge dalla Daugava, interrogando gli abitanti, che Riga è pronta, la capitale un minuto dopo sprofonderebbe per sempre nelle sue acque!
Leggenda a parte, credo che il tratto distintivo della città sia l’affascinante connubio di cultura tedesca, scandinava e russa che si può ammirare nelle sue linee architettoniche.
Come è cambiata la città dopo l’indipendenza?
Con la fine del regime sovietico Riga è tornata ad essere la città dall’atmosfera raffinata ed elegante che sedusse in epoche diverse Franz Liszt, Richard Wagner, Clara Schumann, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Graham Greene e Colin Thubron.
Il titolo di Capitale della Cultura Europea 2014 e i tanti eventi ad essa collegati hanno sancito l’avvenuta rinascita di una delle città più vivaci dell’Europa del Nord. Va peraltro detto che già in epoca sovietica i turisti provenienti dalle altre Repubbliche arrivavano fin qui per qualche giorno di vacanza proprio per assaporare uno scampolo di Occidente.
Quali sono i monumenti e i posti assolutamente da visitare anche in un soggiorno breve?
Assolutamente da non perdere sono la Vecchia Città, Vecrīga, autentico tripudio di edifici in stile romanico, gotico e anseatico e il quartiere Jugendstil nella zona delle ambasciate dove si possono ammirare palazzi bellissimi, molti dei quali realizzati dal famoso architetto Mikhail Eisenstein, padre del regista Sergei.
Altro luogo degno di interesse è il Mercato Centrale, all’epoca della sua costruzione uno dei più grandi d’Europa. Da qui poi si può proseguire per una visita del quartiere Maskavas dove si mescolano tracce di Russia zarista ed eredità ebraiche.
Splendida anche Jūrmala con le sue spiagge bianche, i suoi villini liberty e i vecchi sanatori d’epoca brezhneviana.
Per quanto riguarda i musei precedenza assoluta a tre nomi: il Memoriale dedicato a Jānis Lipke, giusto lettone che salvò la vita a più di 50 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, il Museo dell’Occupazione che racconta la travagliata storia della Lettonia soggetta prima al giogo nazista poi a quello sovietico e infine il Museo Etnografico Lettone.
Situato a nord est della città lungo le sponde del lago Jugla, questo straordinario spazio all’aperto ospita ben centodiciotto edifici storici tra cascine, mulini, botteghe artigiane, fattorie e chiese.
Secondo le tue esperienze, come sono gli interni delle case di Riga?
Gli interni delle case differiscono a seconda dello stile e dell’epoca in cui sono stati realizzati. Accanto agli edifici più moderni costruiti negli ultimi anni da architetti che guardano molto alla vicina Scandinavia, tante sono le case in legno opportunamente restaurate e trasformate in loft e molti gli appartamenti all’interno di palazzi Art Nouveau.
In generale gli interni sono molto funzionali e fanno ampio uso di materiali naturali come il legno. Sì, la Lettonia assomiglia davvero tanto alla Svezia!
Didascalie:
- L’edificio in Alberta iela 13 disegnato da Mikhail Eisenstein
© Massimiliano Di Pasquale - Il Palazzo delle Teste Nere
© Massimiliano Di Pasquale - Una casa di legno a Ķīpsala
© Massimiliano Di Pasquale
Massimiliano Di Pasquale
Riga Magica. Cronache dal Baltico
Il Sirente
2015, 211 pagine
15 €
www.sirente.it