Cosa vedere a Venezia? Naturalmente i palazzi signorili, le chiese, i monumenti storici, calli, campielli e canali. Ma ci sono anche numerose iniziative che meritano attenzione. Ve ne proponiamo quattro, valide per i prossimi mesi.
La Belle Époque di Lino Selvatico
Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Ca’ Pesaro si può visitare fino al 31 luglio la mostra “Lino Selvatico. Una seconda Belle Époque”. L’esposizione rilegge la carriera dell’artista padovano (1872-1924) con un percorso articolato in tre sezioni intitolate rispettivamente “Donna”, “Famiglia” e “Modella”.
Ci sono i suoi celebri ritratti di grande formato realizzati per l’alta società veneziana e milanese, come quello per la contessa Annina Morosini o quello per “La danzatrice Rita Sacchetto”. Strettissimo il suo legame con la Biennale, a cui partecipò per la prima volta nel 1899: suo padre Riccardo, sindaco della città per alcuni anni, fu tra i promotori della rassegna internazionale.
Informazioni:
Le donne di Helmut Newton
Il suo stile inconfondibile ha influenzato la moda così come le sue immagini hanno solleticato (e continuano a solleticare) l’immaginario erotico di milioni di persone in tutto il mondo. La Casa dei Tre Oci espone fino al 7 agosto oltre 200 fotografie – in bianco e nero e a colori – di Helmut Newton (scomparso nel 2004), tratte dai libri intitolati “White Women”, “Sleepless Nights” e “Big Nudes”. Pubblicati tra il 1976 e il 1981, sono stati gli unici a essere curati direttamente dal celebre fotografo.
I suoi nudi femminili e i ritratti non hanno forse più quel sapore di provocazione che scandalizzava i benpensanti di quarant’anni fa, ma conservano intatta la raffinatezza estetica.
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Materiali, Colori e Texture
Nel palazzo della Scuola Nuova di Santa Maria della Misericordia si può fare un’esperienza “diretta” con l’architettura. “Designing The Complexity – Materials Colors Textures” è il titolo della mostra di Marco Piva che si concentra sul tema del progetto. Molte sono le fasi che portano alla concretizzazione di un’opera architettonica, tutte ugualmente importanti.
Fondamentale è la selezione dei materiali (marmo, ceramica, vetro, metallo…), ciascuno con le proprie caratteristiche tecniche da conoscere perfettamente per poterle sfruttare appieno. E poi l’abbinamento dei colori e gli effetti della luce e tanto, tanto, altro!
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Il pioniere Adolf Loos
Anche l’ultima proposta ha a che fare con l’architettura. Si tratta della mostra “Adolf Loos, Our Contemporary. The House at the Michaelerplatz in Vienna” allestita alla Biblioteca Nazionale Marciana e visitabile fino al prossimo 24 luglio.
Anche in questo caso il titolo in inglese rivela l’apertura internazionale dell’esposizione che punta a richiamare l’attenzione di un pubblico non solo italiano. Protagonista è l’architetto Adolf Loos (1870-1933), uno dei pionieri dell’architettura moderna, che s’impegnò a fondere la tradizione classica e quella viennese con la cultura americana, allora all’avanguardia dal punto di vista architettonico.
Il suo capolavoro è considerato la casa costruita sulla Michaelerplatz a Vienna, “raccontata” in mostra da una ricca documentazione (progetti, disegni e tavole).
Informazioni:
Didascalie:
- Lino Selvatico
La danzatrice Rita Sacchetto (1911)
Olio su tela, Collezione privata - Helmut Newton
Tied Up Torso (dalla serie Big Nudes)
Ramatuelle 1980
© Helmut Newton Estate - Una sala della mostra di Marco Piva
- Una sala della mostra su Adolf Loos