Ha aperto i battenti da pochi giorni una mostra fotografica che ha tutte le carte in regola per diventare una delle esposizioni più visitate dei prossimi mesi. S’intitola “Elliott Erwitt – Retrospective” ed è allestita al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, di cui quest’anno ricorrono i dieci anni della riapertura al pubblico, dopo un lungo periodo di abbandono.
Sessant’anni di carriera in 130 foto
Ci sarà tempo fino al 13 novembre, tuttavia la bella stagione è sicuramente l’occasione ideale per fare una gita che unisca arte e natura. Aosta dista meno di 50 chilometri, ancora più vicino (almeno per chi proviene da Torino e Milano) è il Castello di Fenis, tappe irrinunciabili di qualsiasi itinerario in Valle.
La bellezza dei luoghi dialoga con quella immortalata nelle fotografie di Erwitt. Si tratta di una selezione di oltre 130 immagini realizzate dal celebre fotografo statunitense (ma nato a Parigi da famiglia russa di origini ebraiche) in quasi sessant’anni di carriera, precisamente dal 1948, quando aveva vent’anni, al 2005.
Grande tra i Grandi
Le immagini, a colori e in bianco e nero, sono state organizzate lungo un percorso che si dipana in 9 sezioni, dedicate rispettivamente a spiagge, città, astrazioni, visite di musei, cani, rapporti tra i sessi, donne, bambini e personalità.
Carriera davvero invidiabile quella di Erwitt. Nei primi anni Cinquanta prestò servizio come assistente fotografo nell’Esercito Americano in Europa, per poi dedicarsi alla fotografia come free-lance. Già nel 1953 entrò nella scuderia dell’agenzia Magnum Photos, fondata qualche anno prima da “mostri sacri” come Robert Capa e Henri Cartier-Bresson. Quindici anni più tardi, nel 1968, ne sarebbe diventato presidente.
Istanti eterni
Le sue istantanee sono state pubblicate sulle riviste di tutto il mondo e ormai fanno parte del nostro bagaglio d’immagini. Quante volte abbiamo visto, per esempio, quella foto che ha catturato un attimo di quotidiana poesia nella Provenza del 1955? Vi compare un bambino con i sandaletti ai piedi seduto sul sellino posteriore di una bici con due francesissime baguette dietro la schiena, colto mentre guarda indietro verso il fotografo. Un istante fermato per sempre.
Ha detto Erwitt:
Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla.
A completare e arricchire il percorso espositivo ci sono anche una video-intervista al fotografo, registrata a gennaio di quest’anno nel suo studio di New York e il cortometraggio diretto da Douglas Sloan nel 2011, intitolato “Elliott Erwitt: I Bark at Dogs”, ovvero “Elliott Erwitt: io abbaio ai cani”.
Informazioni:
Didascalie:
- California, USA, 1955
© Elliott Erwitt / Magnum Photos - Eiffel tower 100th anniversary, Paris, France, 1989
© Elliott Erwitt / Magnum Photos - Provence, France, 1955
© Elliott Erwitt / Magnum Photos