Fino al 20 marzo si può visitare al Museo Poldi Pezzoli di Milano la mostra “Il gioiello italiano del XX secolo”. È un’occasione preziosa (è il caso di dire) per lustrarsi gli occhi con meraviglie Made in Italy.
Alla biglietteria viene consegnata ai visitatori una brochure intitolata “Tesori&Tesori”. È l’invito a un’intrigante caccia al tesoro per le sale della Casa – Museo. Alle foto di otto gioielli esposti nella mostra corrispondono le immagini di altrettanti tesori custoditi nella collezione permanente: devono essere tutti individuati, se si vuole avere un misterioso premio all’uscita dal Museo.
Alla collana realizzata da Mario Buccellati nel 1930, esposta nella Vetrina 5, corrisponde per esempio la collana con pendente che splende sul collo della dama più bella dell’intera collezione (che indizio vi abbiamo dato!).
La mostra sul gioiello italiano del XX secolo è in sintonia con lo spirito del fondatore Gian Giacomo Poldi Pezzoli, appassionato di arte antica ma anche attento a quella contemporanea. E proprio così sono le oltre 150 opere esposte: moderne, ma profondamente imbevute di bellezza antica, classica.
Novant’anni di gioielli
Il periodo preso in esame dalla curatrice Melissa Gabardi, storica del gioiello, non copre tutto il Novecento: si arresta infatti agli inizi degli anni Novanta. Perché? Due sono i motivi: prima di tutto perché risulta difficile individuare dopo di allora il “vero” gioiello italiano e poi perché è necessario un certo lasso di tempo per giudicare con equilibrio le produzioni orafe.
Il percorso espositivo comincia con il Neo-Storicismo, ben rappresentato da un diadema realizzato a Torino nel 1905, in oro giallo, argento e diamanti. Ciascuna teca contenente i gioielli è accompagnata da didascalie ben fatte e pannelli ricchi di informazioni, oltre che da riproduzioni di fotografie d’epoca.
In questo modo, procedendo di vetrina in vetrina, il visitatore scopre interessantissime storie e insieme ripercorre la Storia d’Italia attraverso i gioielli. Catene, spille, bracciali, collane, anelli, diademi, pendenti, in materiali uno più prezioso dell’altro: oro giallo, oro bianco e oro rosa, diamanti, cristallo di rocca, rubini, smalti, zaffiri, turchesi, smeraldi e corallo, platino…
Il piano terra del Museo Poldi Pezzoli si è trasformato in una vera e propria gioielleria che gareggia in bellezza e ricchezza con il piano nobile, dove sono esposti i “gioielli di famiglia”.
Che meraviglia!
Le vicende dei gioielli sono strettamente legate all’andamento dell’economia, così a ogni crisi economica (che comporta l’aumento del prezzo dell’oro, considerato come un bene rifugio) si accompagna un ridimensionamento dei gioielli che diventano per qualche tempo più piccoli per poi tornare a “espandersi” quando l’economia riprende a correre.
Mario Buccellati, antesignano del Made in Italy, utilizzava il similoro (una lega metallica composta rispettivamente da rame, zinco e stagno) al posto dell’oro, contingentato durante l’autarchia imposta dal Fascismo.
Gli occhi non sanno dove fermarsi: sul bracciale con la riproduzione della Corona Ferrea o su quella catena con pendente con cammeo o ancora sulle collane ombelicali con cui Gabriele D’Annunzio omaggiava le sue donne.
“Che meraviglia!” vi capiterà di sentire esclamare dagli altri visitatori o sarete voi stessi a non saper contenere l’entusiasmo ammirando questi piccoli capolavori, come i gioielli d’artista realizzati dai fratelli Giò e Arnaldo Pomodoro o quelli creati da Afro Basaldella per Masenza che sembrano usciti da un’oreficeria etrusca.
Tra i pezzi più belli vanno segnalate le spille della collezione “Bestiario feroce” di Frascarolo (Valenza, 1968), prestate da una collezione privata. La pantera nera richiama gli eleganti felini che tirano il carro di Arianna e Bacco nella piccola tavola che impreziosisce la Sala del Perugino.
Per concludere, un’ottima notizia: riprendono gli aperitivi al Museo Poldi Pezzoli. Primo appuntamento mercoledì 18 gennaio, a cui seguiranno le date del primo e del 15 febbraio. Dalle 18.00 alle 21.00 si potrà gustare un aperitivo e visitare la mostra sul gioiello, realizzando fotografie con le fotocamere prestate da Canon Italia.
Le visite guidate alla mostra sono fissate per le ore 18.30 e 19.30: sono limitate a un massimo di 20 persone e richiedono la prenotazione ai numeri 02794889 – 02796334.
Didascalie:
- Mario Buccellati
Diadema
Milano 1929
oro giallo, argento platinato, diamanti
Fondazione Gianmaria Buccellati - Nardi
Spilla
Venezia 1947
platino, diamanti, ebano
Collezione Nardi Venezia
Il gioiello italiano del XX secolo
Fino al 20 marzo 2017
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12
Milano
Info:
www.museopoldipezzoli.it